Nella collezione di Francesco Cairo (1665) è inventariata 'una Giustitia originale del Cavagl.e largo Br. I on. 3 alto Br. I on. 7' (n. 186), di dimensioni molto simili a...
Nella collezione di Francesco Cairo (1665) è inventariata "una Giustitia originale del Cavagl.e largo Br. I on. 3 alto Br. I on. 7" (n. 186), di dimensioni molto simili a quelle della presente Allegoria (circa 95 x 75 cm). La tipologia delle figure ed elementi stilistici portano a collocare il dipinto intorno alla prima metà degli anni cinquanta del XVII secolo (vedi F. Frangi, Francesco Cairo, Torino 1998, cat. n. 89, p. , fig. 92).
L’Allegoria della giustizia, databile tra il 1650 e il 1655, appartiene a quella che Francesco Frangi ha definito “l’ultima stagione milanese” di Francesco Cairo. Negli anni immediatamente successivi al ritorno in Lombardia, tra il 648 e il 1649, il pittore gode di una diffusa fortuna e di molti estimatori, anche, e forse soprattutto, grazie ai rapporti con il marchese Giovan Francesco Serra di Cassano, la cui collezione includeva un cospicuo nucleo di dipinti rinascimentali, di estrazione prevalentemente veneta (Lotto, Tiziano, Tintoretto, Jacopo Bassano…) e opere di Annibale Carracci, Guido Reni, Ribera, Van Dyck, Orazio Gentileschi, Rubens. Il rapporto con Serra, scrive Frangi, «dovette rappresentare per Francesco oltre che una proficua occasione di ulteriori aggiornamenti, anche un importante consacrazione all’interno del panorama milanese» (F. Frangi, Francesco Cairo, Torino 1998, pp. 117-138). «Tutti i dipinti collocabili molto probabilmente tra la fine degli anni quaranta e l’avvio del decennio successivo […] offrono la chiara percezione del carattere scenografico […] assunto dalla pittura di Francesco in questi anni, sulla scorta della radicale svolta maturata nel corso del quinto decennio che aveva portato il pittore ad escludere l’ìintonazione tesa e severa e la concentrata tensione morale e psicologica delle opere giovanili. Lo testimoniata il linguaggio spigliato, siglato da una virtuosistica e spettacolare esuberanza esecutiva» (F. Frangi, Francesco Cairo, Torino 1998, pp. 117-138).